Prendi un timido professore di economia con gli occhiali a ventiquattro pollici e una cartella consunta appesa alla mano come una protesi. Per dargli un tocco di estrosità, fallo essere amico di Brunetta. Poi mettilo nel governo più pazzo del mondo. E non in un posto qualsiasi, ma dietro la scrivania di Quintino Sella al ministero di Denari. Spegnigli il microfono in faccia mentre sta parlando e sottoponilo a umiliazioni ben peggiori, costringendolo a discutere di conti con Di Maio e di ponti con Toninelli
Per leggere il resto dell’articolo devi collegarti direttamente sul sito della fonte: