Il Caffè di Massimo Gramellini – Terra piatta capo ha





Quattro signori si sono rifiutati di pagare il biglietto sull’Intercity Milano-Ventimiglia in quanto ambasciatori del terrapiattismo. Lo hanno spiegato con immensa pazienza al controllore e poi ai carabinieri: «Noi siamo lo Stato di noi stessi, la vostra pretesa è un attacco a uno Stato libero, perseguibile da una corte mondiale». È evidente che siamo in presenza di una stramberia, peraltro piuttosto diffusa nel globo che essi non considerano tale. Ma, a guardarli meglio, i terrapiattisti dell’Intercity sono qualcosa di più: la versione caricaturale della nuova ideologia dominante, di cui condividono gli elementi essenziali. La fiducia rabbiosa in una teoria avvalorata dalla rete e smentita da secoli di scienza, che considera Galileo uno sprovveduto e Einstein un venduto (alla lobby dei mappamondi, suppongo). Il sentirsi parte di uno Stato confinante solo con il proprio ego, esito terminale di ogni sovranismo: da «prima noi» a «prima me» il passo è breve su qualsiasi terra, tonda o piatta che sia.

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Pubblicato il: 21 Marzo 2019

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