Dopo due settimane parlate pericolosamente, l’irresistibile linea «cattivista» di Salvini conosce il primo inciampo. Succede per colpa di un vocabolo – censimento – che ha ancora il potere di evocare fantasmi, quando viene associato a una minoranza etnica. Nella sua inesausta attività social, il ministro dell’Interno e delle interiora (intese come pulsioni profonde) ha annunciato, in singolare coincidenza temporale, il censimento dei campi rome una sua imminente visita al Papa meno salviniano che si possa immaginare.
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