Il Caffè di Massimo Gramellini – Imparare da un bambino





 Non può esistere ferita più profonda di quella procurata da una madre che dice al figlio di otto anni: vattene, non ti voglio più. A otto anni sei già in grado di capire, di sentirti in colpa per colpe che non hai. Forse riesci persino a intuire che qualunque altra sassata ti colpirà in futuro — un’amicizia tradita, un amore non ricambiato — non sarà paragonabile a quella. Nella speciale classifica dei traumi da divano dello psicanalista, nulla può competere con il sentirti rifiutato da chi ti ha messo al mondo. Assaggiato e sputato, dal momento che lei, essendosi rifatta una vita, ti considera un cascame imbarazzante e cestinabile del suo passato

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Pubblicato il: 6 Febbraio 2019

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