Il burnout entra nella lista delle malattie riconosciute dall’Oms: i 3 criteri per riconoscerlo





 Ormai il termine “burnout” è entrato nel lessico comune, per indicare un esaurimento fisico e psicologico causato dal lavoro. Ora la dicitura potrebbe comparire anche nelle cartelle cliniche.L’Organizzazione Mondiale della Sanità l’ha inserito nell’International Classification of Diseases (ICD), il manuale che l’Oms affida ai medici per diagnosticare le malattie. Il burnout è classificato nella sezione che riguarda l’occupazione e la disoccupazione. I criteri per diagnosticarlo sono tre: esaurimento psichico e fisico; alienazione, negatività e cinismo legati al lavoro; una riduzione della qualità delle performance lavorative. Prima di diagnostica il burnout, i medici devono escludere che non si tratti di disturbi dell’adattamento, dell’ansia o dell’umore. La diagnosi, inoltre, dovrebbe essere limitata all’ambiente di lavoro e non dovrebbe applicarsi alla vita fuori dall’ufficio

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Pubblicato il: 28 Maggio 2019

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