Il batterio killer che ha ucciso 4 neonati a Verona era nel lavandino del reparto





In molti ricorderanno la vicenda di Matteo Salvini che mangiava ciliegie mentre Luca Zaia affrontava l’argomento. Adesso, la questione delle morti sospette dei neonati in un ospedale di Verona è stata presa di petto dalla commissione di verifica che ha avuto l’incarico di analizzare le motivazioni che hanno portato ai decessi causa citrobacter , ma anche al coinvolgimento di altri 96 neonati ricoverati nel reparto di terapia intensiva neonatale. LEGGI ANCHE > Zaia parla di neonati morti in ospedale per un batterio, Salvini annuisce mangiando ciliegie Citrobacter a Verona, la causa della diffusione nell’uso di un lavandino Secondo la relazione, la responsabilità sulle morti sarebbe stata da attribuire dunque al citrobacter che si sarebbe annidato all’interno di un lavandino del reparto di terapia intensiva neonatale , da dove il personale sanitario attingeva l’acqua da somministrare – insieme al latte – ai neonati della struttura.

Per leggere il resto dell’articolo devi collegarti direttamente sul sito della fonte:









Continua

Pubblicato il: 1 Settembre 2020

Potrebbero interessarti anche»