I disturbi del sonno possibili marker predittivi di malattie neurodegenerative





Dalla Settimana Mondiale del Cervello (13-19 marzo 2017), gli esperti della Società Italiana di Neurologia (SIN) mettono in guardia su alcuni disturbi del sonno che possono rappresentare marker predittivi del possibile sviluppo di una patologia neurodegenerativa come evidenziano recenti studi longitudinali. Un sonno disturbato è spesso presente nelle patologie neurologiche come, per esempio, nel 70-90% dei pazienti con malattia di Parkinson, nel 80-90% dei pazienti con malattia di Alzheimer, nel 50-60% dei pazienti con sclerosi multipla. Il disturbo tuttavia può essere legato non solo alla patologia neurologica o al suo aggravamento ma anche alle terapie farmacologiche. E’ pero interessante notare quanto emerso da studi scientifici in merito alla comparsa di disturbi del sonno in quei pazienti che hanno poi sviluppato negli anni una malattie neurologica: un recentissimo studio condotto su 2.457 soggetti, di età media di 72 anni, seguiti per oltre 10 anni, ha evidenziato che una durata del sonno notturno superiore a nove ore è associata ad un rischio maggiore di sviluppare una qualsiasi forma di demenza

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Pubblicato il: 20 Marzo 2017

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