Gioco d’azzardo: CNR sviluppa identikit del giocatore, la malattia si può prevenire





Quando immaginiamo il giocatore d’azzardo stentiamo a credere che possa esistere una persona dotata di intelligenza alla pari degli altri che rischia di perdere un patrimonio proprio o altrui, in maniera tanto sconsiderata. Parliamo di un malato o di un soggetto che andrebbe severamente punito solo per aver messo in pericolo se stesso e spesso persone a lui vicine per non essere riuscito a resistere ad una sfida che il più delle volte risulta perdente in partenza?Ovviamente lasciamo ogni giudizio etico su questa compulsione irrefrenabile e basiamoci su ciò che la scienza ci dice a tal proposito. Secondo il (adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({}); Cnr, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, è possibile tratteggiare una sorta di identikit del giocatore d’azzardo e per farlo si è ricorsi a sofisticati sistemi compresa l’intelligenza artificiale e ciò che emerge è che, al di là di ogni giudizio personale, spesso dettato più dalla rabbia di chi subisce i danni da parte di un parente ludopatico, che da una distaccata razionalità, il giocatore d’azzardo il più delle volte è un soggetto depresso, demotivato, spesso in perenne conflitto con se stesso e con il prossimo per il quale non nutre alcuna fiducia. Insomma, uno psicopatico e del resto, solo uno psicopatico potrebbe essere capace di distruggere patrimoni, famiglie, valori , puremettendo a rischio la propria vita e quella degli altri a lui vicini

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Pubblicato il: 4 Febbraio 2019

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