Europa, riforma del copyright: cosa prevede





È dal settembre 2016 che l’Unione Europea lavora alla riforma del copyright, per permettere a editori e produttori dei Paesi membri che la circolazione del loro lavoro in internet venga retribuita. A inizio luglio il Parlamento europeo è chiamato a votare la direttiva sui diritti d’autore, che si porta dietro mesi di scontri tra i colossi dell’industria digitale statunitensi, YouTube e Facebook in testa, e gli editori e le case discografiche europei.I punti salienti della riforma del copyrightLa direttiva assegna una responsabilità alle piattaforme per l’uso dei contenuti protetti dal diritto d’autore. Il fine è quello di chiudere il gap del valore tra profitti e remunerazione. Sono coinvolte quelle piattaforme il cui scopo principale è generare profitti dal fornire accesso a contenuti sotto copyright come musica e video caricati dagli utenti, tipo YouTube.Il testo che sarà sottoposto al voto del Parlamento obbligherebbe i giganti della Rete a pagare le royalties, ma non graverà sugli utenti. Sono due gli articoli che fanno più discutere, il numero 11 e il numero 13.

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Pubblicato il: 28 Giugno 2018

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