È stato vegetariano per vent’anni e quasi vegano convinto per sei. Andrew Smith, professore di Filosofia alla Drexel University e autore del libro “A Critique of the Moral Defense of Vegetarianism”, è ora convinto che “il vegetarianismo non può esistere” e che lo stile di vita di chi non mangia carne è “moralmente indifendibile”. In un articolo apparso su “The Conversation” spiega il suo nuovo punto di vista: “Nel caso in cui aveste dimenticato alcune nozioni sulla catena alimentare apprese a scuola, vi rinfresco un po’ le idee”.Il professor Smith premette che non vuole criticare le scelte altrui: il suo scopo è instillare alcuni dubbi nei vegetariani e renderli ancora più consapevoli della loro decisione “impossibile”. Il primo punto da cui lo studioso parte è il seguente: i vegetariani evitano di mangiare gli animali, preferendo nutrirsi di frutta e verdura. Le piante, però, prendono i loro nutrienti dal suolo, composto da resti organici, animali e vegetali. “Quindi chi afferma di aver adottato una dieta basata solo sulle piante, in realtà mangia lo stesso resti degli animali
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