Epilessia, quando il cervello non riesce più a “spazzare” via le sue scorie





 Per funzionare correttamente il nostro cervello dispone anche di un sistema di pulizia che spazza via i neuroni morti o danneggiati. Sarebbe proprio questa funzione di rimozione a saltare nel caso di alcune malattie, come l’epilessia, con il conseguente instaurarsi di un circolo vizioso di ulteriore danno neurale dovuto alla permanenza di questo materiale e di sostanze tossiche, usualmente eliminate velocemente da cellule specializzate. Lo spiegano dalle pagine della rivista Plos Biology i ricercatori dell’Achucarro Basque Center for Neuroscience in Spagna che hanno visto come negli epilettici le cellule che pattugliano il cervello alla ricerca di oggetti da rimuovere, le cosiddette microglia (dal greco clèa, «colla»), non riconoscono più i neuroni morti. Non rispondendo più al danno neurale, questa popolazione di cellule immunitarie consentono un progressivo accumulo di detriti cellulari che darebbe origine ad uno stato infiammatorio, causa di un ulteriore danno cerebrale.  Lo studio è stato condotto su topi malati e su tessuti cerebrali di pazienti epilettici. In condizioni fisiologiche, infatti, le microglia cercano instancabilmente nemici, come cellule morte o malate da fagocitare, da rimuovere per difendere il sistema nervoso centrale

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Pubblicato il: 31 Maggio 2016

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