Dopo Christo ancora land art formato maxi: una Cattedrale vegetale a Lodi





 Un luogo di pace e silenzio sulle rive dell’Adda, dove chiunque può raccogliersi in un momento di riflessione, indipendentemente dalla propria fede: è la Cattedrale vegetale che sta sorgendo a Lodi, ideata dall’artista lodigiano Giuliano Mauri, scomparso nel 2009, uno dei più importanti esponenti italiani della land art, diventata materia cult dopo il passaggio di Christo in Lombardia con i suoi pontili galleggianti. Realizzata con l’antica arte dell’intreccio, l’opera conta 108 colonne di legno per ospiterare 108 querce, di cui guiderà la crescita, in un connubio tra arte e natura. Tra 20 anni, crescendo, le piante non avranno più bisogno delle ingabbiature che, ormai marce, cadranno al suolo, liberando gli alberi. L’opera occuperà un’area di 1.618 mq, ogni colonna di legno ha un diametro di 1,20 metri, è alta 18 metri

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Pubblicato il: 21 Luglio 2016

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