DOAC e nefropatie gravi





Gli anticoagulanti orali diretti ( DOAC ) offrono un rischio di ictus significativamente ridotto ed un profilo di rischio complessivamente inferiore rispetto agli antagonisti della vitamina K come il warfarin nei pazienti con nefropatia cronica in stadio precoce, ma l’impatto di questi agenti è poco chiaro nei pazienti con forme più gravi di nefropatia. Lo suggerisce la revisione di 45 studi effettuata da Sunil Badve del The George Instituite for Global Health di Newtown , anche se i dati derivano prevalentemente da sottogruppi tratti dagli studi più ampi. I DOAC sono associati ad una riduzione del 21% nel rischio di ictus ed embolie sistemiche rispetto agli antagonisti della vitamina K, con una potenziale riduzione del 52% nel rischio di ictus emorragico, ma soltanto le evidenze sulla fibrillazione atriale offrono un elevato grado di certezza.

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Pubblicato il: 22 Agosto 2019

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