La dirigenza delle organizzazioni pubbliche e private cerca spesso di sopprimere la creatività del personale tramite divieti di fare ed agire in modo diverso dalle consuetudini diffuse nell’ambiente di lavoro. I dirigenti incapaci di valutare i fatti e la realtà con equilibrio e verità possono considerare la persona creativa come un soggetto che cerca la libertà attraverso la rottura delle regole esistenti nell’ambiente di lavoro. La persona creativa può quindi trovarsi a disagio e sviluppare i sintomi tipici dello stress e della fatica a livello psicofisico. Questo tipo di disagio relazionale può essere parzialmente ridotto dalla persona creativa con l’aiuto dell’omeopatia, della fitoterapia o gemmoterapia e dell’analisi esistenziale dei traumi subiti effettuata con uno psicoterapeuta esperto di problemi e patologie diffuse nelle organizzazioni pubbliche e private. Questa tipologia di disagi purtroppo può essere superata soltanto se la persona lascia l’ambiente di lavoro patologico perchè la dirigenza impaurita dai cambiamenti cercherà costantemente di ostacolare in ogni modo il lavoratore creativo.
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