Lo raccomandano puntualmente, a gran voce, gli esperti di medicina del sonno: mai eccedere con i cibi pesanti la sera, per evitare che i processi digestivi “disturbino” l’addormentamento. Di più: meglio depennare dal menu i cibi grassi, perché, come evidenziato anche da uno studio, pubblicato sulla rivista Cell Metabolism e condotto qualche tempo fa da ricercatori della Northwestern University e dell’Evanston Northwestern Healthcare (ENH) di Chicago, i pasti ricchi di lipidi destabilizzano con maggior vigore i ritmi circadiani, in particolare quelli del controllo dell’appetito, con importanti conseguenze sia di sonno sia di controllo del peso. Un altro studio, pubblicato da Psychological Reports e realizzato da un team di ricercatori dell’Università di Santa Clara, California, ha scoperto che una dieta ricca di grassi saturi tende ad aumentare la frequenza degli incubi, mentre una più “leggera” stimola un’attività onirica più gratificante. “È ben noto che un’alimentazione troppo ricca di grassi saturi e colesterolo e al contrario povera di antiossidanti e di alcune vitamine e minerali, abbia un effetto negativo sulle attività cerebrali, comprese quella onirica e di memorizzazione, così come, al contrario, una dieta equilibrata e con un congruo apporto di frutta e verdura incida positivamente sulla biochimica del cervello e sull’orologio biologico”, commenta Ascanio Polimeni, medico esperto di antiaging, presidente di Regenera Research Group (www.regeneragroup.it). Dalla teoria alla pratica, ecco alcuni suggerimenti dietetici che aiutano a ripristinare o a mantenere i “buoni ritmi” dell’organismo.RITMI QUOTIDIANI. Pasti modesti per portata, ovviamente vari e completi, ma frequenti, aiutano la forma e il benessere.
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