Diabete in aumento nelle città. Alla base fattori sociali e culturali come stress e stile di vita





Una ricerca internazionale guidata dall’University College di Londra (UCL) nell’ambito del programma “Cities Changing Diabetes” propone una nuova visione scientifica riguardo la crescita del diabete in città. I risultati suggeriscono infatti che fattori sociali e culturali giochino un ruolo molto più importante nella diffusione dell’epidemia di quanto si pensasse. Lo studio condotto per conto di Cities Changing Diabetes – un’innovativa partnership tra pubblico, privato e mondo accademico – ha cercato di capire meglio ciò che rende le persone vulnerabili al diabete di tipo 2 nelle città, al fine di cercare soluzioni per una delle sfide alla sanità pubblica più pressanti dei nostri giorni. Per esplorare questa complessa questione sono state effettuate, nel corso di un anno, più di 550 interviste a cittadini con diabete, o a rischio di svilupparlo, di cinque grandi città – Copenaghen, Houston, Città del Messico, Shanghai, Tianjin. I risultati sono stati presentati al Cities Changing Diabetes Summit 2015, a Copenaghen (16-17 novembre 2015), alla presenza di oltre 250 esperti da tutto il mondo, convenuti nella capitale danese per discutere come affrontare il problema del diabete nelle città, un problema che riguarda oltre dei due terzi dei 400 milioni di persone con diabete nel mondo, le quali vivono nelle aree urbane.1,2 Focalizzandosi principalmente sui fattori di rischio biomedici per il diabete, la ricerca tradizionale non ha adeguatamente tenuto conto dell’impatto dei fattori sociali e culturali sulla malattia. La nostra ricerca innovativa consentirà alle città in tutto il mondo di aiutare le popolazioni ad adottare stili di vita che li rendono meno vulnerabili al diabete.” – ha detto David Napier, professore di Antropologia medica, UCL.

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Pubblicato il: 15 Gennaio 2016

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