Dal 2021 riapre al pubblico il corridoio più famoso del mondo: lo progettò Vasari 454 anni fa a Firenze





Non sarà più il ‘percorso del principe’ o il percorso riservato alle visite istituzionali: dal 2021 il Corridoio Vasariano, quei 760 metri ‘sospesi’ che collegano Palazzo Pitti agli Uffizi e poi a Palazzo Vecchio sarà aperto al pubblico, anche se su prenotazione e con limitazioni legate alla sicurezza (massimo 125 persone alla volta). Ogni anno 500mila turisti avranno la possibilità di visitare quello che è considerato il corridoio più bello del mondo che porterà nelle casse delle Gallerie degli Uffizi oltre 10 milioni di euro l’anno. I lavori di messa in sicurezza e riallestimento partiranno non appena Invitalia avrà assegnato il bando di gara a chi dovrà realizzare le opere. Poi si stimano 18 mesi di lavori prima del taglio del nastro. Per questo, nei giorni scorsi, alla presentazione del progetto esecutivo il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, ha cautamente indicato come anno di inaugurazione il 2021, sperando di non essere smentito dai tradizionali ritardi italiani.I lavori, che costeranno 10 milioni di euro, già finanziati dal ministero (anche con fondi europei) serviranno per offrire completa accessibilità ai disabili, un impianto di climatizzazione, cinque uscite di sicurezza (tra cui una ricavata all’interno di un vano di un pilone del Ponte Vecchio risalente al dopoguerra), un’illuminazione a led a basso consumo energetico e un sistema di video sorveglianza. Previsti anche interventi di consolidamento strutturale e di restauro degli interni: dagli intonaci al pavimento.Il progetto esecutivo prevede poi la creazione di un ingresso ad hoc, separato da quello principale per l’accesso alla Galleria degli Uffizi.

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Pubblicato il: 5 Marzo 2019

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