La colpa é genericamente identificata con questo termine: tracotanza, danno al prossimo, superamento dei limiti consentiti all’essere umano. Questa caratteristica é riscontrabile in uomini ricchi e potenti che, accecati dalla propria condizione fortunata valicano le barriere umane, rendendosi simili agli dei e piombando nella sventura. La punizione non intende avere una morale, il dolore umano non intende avere una spiegazione come nella cristianità (oltre al pathei màthos eschiliano, l’insegnamento tramite il dolore), non c’é possibilità di redenzione tramite una condotta retta, l’amartìa é un elemento arcaico, genetico e predestinato. Il significato della tragedia é l’interpretazione del destino umano attraverso l’analisi del dolore, della scelta e del destino, meccanismi tramite i quali l’eroe esce sconfitto. La sofferenza é ineluttabile, non sempre giustificata e spesso può apparire ingiusta, mentre la scelta esiste sebbene sia limitata; l’eroicità infatti risiede nell’andare contro il destino (o ai propri lati oscuri come in Euripide) anche se si sa che se ne sarà travolti. In tutto questo quadro il destino tiene le fila della vicenda.
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