Cos’è la “diaspora Irlandese”?





San Colombano in un’immagine di culto. Nel IV secolo in virtù dell’opera apostolica di San Patrizio, San Drendano e Santa Brigida, l’Irlanda divenne un vivaio di cristiani austeri, retti e armoniosi, perciò, nei secoli successivi, quando in Italia il papato, sottomesso agli interessi di potenti famiglie romane, subiva ricatti e si moltiplicavano sia le devianze che le eresie, i missionari irlandesi decisero di “ri-cristianizzare” l’Europa. Fu la cosìdetta “diaspora” irlandese in Europa. Questi irlandesi erano tutti monaci, di un ascetismo duro che si rifaceva ad uno dei padri della chiesa: Sant’Antonio Abate. Benché aventi differenti tradizioni, costumi e riti di carattere locale, i missionari irlandesi portavano con sé la “purezza”, del vangelo, moltissimi sono i Santi appartenenti alla diaspora irlandese scesi in Italia. Nel 610, uno di essi, San Colombano, costretto a fuggire dalla Francia con i suoi seguaci, giunse a Milano e sotto protezione del re longobardo Agilulfo, costruì un gran numero di eremitaggi dove insediò i suoi monaci da cui si svilupparono più tardi importanti centri ecclesiastici.

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Pubblicato il: 19 Luglio 2018

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