
Di Kebab abbiamo goduto (e abusato) per moltissimo tempo. Il panino perfetto da addentare dopo serate di bagordi alcolici, svariati pranzi, cene e panini “completi” consegnati a domicilio e consumati davanti alla tv. Quel gomitolo di carne rosa appeso ad uno spiedo, che poi è diventato un simbolo della cucina di strada, servito all’interno di panini di varia fattura, farciti con insalata mista, salse e cipolla cruda a discrezione.Dalla Turchia alla Germania e poi in tutta Europa: l’invasione è stata inarrestabile. A Milano ci sono zone dove in un chilometro quadrato si contano più “kebabbari” che piccioni e così anche a Roma e Torino. Davanti all’eterno dilemma se scegliere la versione “light” o quella “completa” ci accarezzava costante il pensiero di cosa potesse contenesse quel sigaro di carne perfetto.
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