
Si è conclusa la “Conferenza di Consenso sulla segregazione delle persone con disabilità” promossa dalla FISH con l’intento di restituire centralità ad un tema drammatico, troppo spesso considerato marginale o eccezionale: la segregazione delle persone con disabilità. È la prima volta che il movimento delle persone con disabilità lancia una sfida politica, culturale, scientifica, organizzativa sulla segregazione. La prima sfida è immediata: in Italia persistono servizi e strutture residenziali dove le persone con disabilità e gli anziani non autosufficienti vivono in condizioni segreganti e subiscono trattamenti inumani e degradanti. Il consolidato sospetto che i fatti di cronaca, le indagini delle autorità competenti, le azioni penali rappresentino solo una minima parte delle situazioni vissute impone di chiedere a gran forza una immediata verifica e un impegno politico a chiudere e convertire queste strutture
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