Come funziona la pittura a fresco?





La pittura a fresco, che costituisce una gloria dell’arte italiana, è considerata la più impegnativa fra le tecniche artistiche. È una tecnica di pittura murale dove il muro deve essere coperto da uno strato di calce spenta e sabbia, impastato con acqua, detto “ariccio”, e successivamente ricoperto da uno strato liscio di calce spenta e sabbia fine, detto “intonaco” o “tonachino”, destinato ad assorbire il colore mantenendolo inalterato nel tempo. I materiali sono semplicissimi: sabbia, calce, acqua, terre colorate; l’esecuzione esige prontezza e assenza di ripensamenti. Col termine “a fresco” o “buon fresco” si intende la pittura murale nella quale i colori vengono stemperati in acqua e stesi sopra un intonaco fresco, ossia appena steso. Così operando, per reazione tra la calce dell’intonaco e il carbonio dell’aria, i colori vengono a fissarsi fino a divenire insolubili e acquistano una forte solidità. Ecco avvenuta la “carbonatzione della calce”.

Per leggere il resto dell’articolo devi collegarti direttamente sul sito della fonte:









Continua

Pubblicato il: 20 Luglio 2018

Potrebbero interessarti anche»