Come capire e gestire i primi capricci dei bambini





Per una mamma, una delle tappe più importanti del suo cammino di genitore è capire quando suo figlio piange per un capriccio oppure avverte un malessere che vuole comunicare.Non è facile distinguere un disagio, un dolore o qualsiasi problema del bambino dal classico vizio di cui sentiamo parlare. Addirittura c’è chi pensa che il capriccio non esista: si tratta di una manifestazione del bambino che intende comunicare ai suoi genitori un suo stato d’animo.Cerchiamo di capire bene come comportarsi con i bambini e i loro primi capricci e come educarli al rispetto delle regole in famiglia.A che età i primi capricci?I primi capricci del neonato arrivano dopo l’anno e intorno ai 15 mesi. Il bambino capisce che è un una persona ben distinta e non un’unione della mamma, inizia ad avere carattere e desideri e li manifesta nell’unico modo che conosce: il pianto. In questa fase molto delicata il suo sé è altalenante: da una parte vorrebbe mostrare la sua personalità, essere “autonomo”, dall’altra ha tante paure e ha bisogno della protezione della sua mamma.Il bambino vive momenti contrapposti: da una parte vuole imporre la sua indipendenza, far capire ai genitori che può decidere lui, dall’altra sa che non può farlo in completa autonomia, non sa come realizzare un suo desiderio e, per questo, vorrebbe a tutti i costi che lo realizzasse chi gli sta vicino, con una pretesa che si trasforma in pianto.Come gestire i primi capricciSi perde la pazienza anche se non si vorrebbe, si ha voglia di cedere e di darla vinta al bambino che strilla da minuti interminabili

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Pubblicato il: 31 Agosto 2017

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