Comama: a Bari uno spazio coworking per genitori e bambini





Il modo di vivere e lavorare degli italiani ha subito nell’ultimo decennio delle trasformazioni profonde: complice la crisi economica che ci attanaglia ormai da troppo, non solo abbiamo abbandonato in tantissimi l’idea del rassicurante “posto fisso”, ma abbiamo assistito a cambiamenti radicali.Se un gran numero di persone ha perso il lavoro a causa dei ridimensionamenti sempre più fitti degli organici aziendali, molte altre hanno saputo per fortuna reinventarsi, ritagliandosi uno spazio all’interno del sempre più precario mondo del lavoro. Non sono in pochi, per esempio, coloro che hanno aguzzato l’ingegno e avviato una startup, oppure coloro che svolgono un tipo di lavoro “flessibile”. Questa tipologia di lavoro racchiude una serie di professioni e attività che è possibile svolgere in remoto, da qualsiasi computer, senza la necessità fisica di recarsi in ufficio.Coworking in ItaliaSe tutto questo può risultare vantaggioso perché permette una maggiore autonomia e una migliore organizzazione del proprio tempo, può però anche risultare alienante, dato che in molti lavorano da casa e dunque passano tutto il giorno tra le quattro mura domestiche. Ecco perché sono nati i coworking, spazi condivisi da più lavoratori in cui ognuno svolge la propria attività, ma comunque continua ad avere intorno a sé un ambiente che non sia quello domestico con tutte le distrazioni che questo comporta.

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Pubblicato il: 2 Giugno 2016

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