Nel 2014 sono state emesse circa 10 miliardi di tonnellate di carbonio, con un aumento dello 0,6% rispetto all’anno precedente e addirittura del 60% rispetto al 1990, l’anno di riferimento del Protocollo di Kyoto. Ma questo non è il solito pezzo nel quale si elencano i copevoli e si invocano soluzioni coraggiose. Ci limitamo a raccontarvi quanto emerge da uno studio appena pubblicato su Nature Geoscience i cui autori, dopo aver fatto un po’ di complicate analisi e assai complessi conteggi, sono giunti a sostenere che la velocità con la quale sputiamo CO2 in atmosfera non ha precedenti nei passati 66 milioni di anni.Il confronto viene fatto con il Massimo Termico del Paleocene-Eocene (PETM è l’acronimo inglese), avvenuto sul nostro pianeta circa 55 milioni di anni fa: si trattò di un potentissimo riscaldamento globale che fece aumentare la temperatura media sulla terra di almeno 5 gradi nel giro di poche migliaia di anni e che durò per altre migliaia di anni con effetti simili a quelli che si cominciano a intravedere anche adesso: acidificazione degli oceani, estinzioni di massa di organismi marini, scioglimento totale dei ghiacci ai poli, alti livelli di umidità in tutto il globo.
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