“Che ci azzecca?” di Marco Travaglio





  Più leggiamo le cronache del nuovo scandalo Toghe Sporche, e più ci sorge spontanea una domanda: ma che ci azzecca il nuovo procuratore di Roma? Può darsi che le carte ancora segretate dell’indagine della Procura di Perugia, che indaga per corruzione sul potente pm romano e leader di Unicost Luca Palamara, nascondano orribili mercimoni per condizionare la nomina del successore di Giuseppe Pignatone alla guida dell’ufficio giudiziario più cruciale d’Italia. Ma al momento non abbiamo letto una sola riga di verbale men che commendevole su quella nomina, né tantomeno sul favorito ad aggiudicarsela: Marcello Viola, ex pm antimafia di Palermo, poi procuratore a Trapani e ora Pg a Firenze.Quel che abbiamo letto finora è che Palamara, insieme a imprenditori amici e forse corruttori legati all’Eni, avrebbe usato la sua influenza di capo della maggior corrente togata per piazzare a Gela e Perugia procuratori fedeli o corrotti e così depistare le indagini sull’Eni e innescarne una sul pm romano Paolo Ielo, che con Pignatone aveva correttamente trasmesso a Perugia le accuse sul suo conto. Uno scenario vomitevole, il più grave scandalo giudiziario dopo il caso Toghe Sporche del ’96 su B., Previti, Squillante, Metta&C.Ma sulle trattative per la Procura di Roma, che han portato allo scrutinio in commissione (4 voti a Viola, 1 a Creazzo, 1 a Lo Voi), al momento non risulta nulla.

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Pubblicato il: 6 Giugno 2019

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