Cannabis, svelato il mistero: i primi a fumarla 2.500 anni fa furono i cinesi





In Cina 2mila e cinquecento anni fa si fumava la cannabis. Questa pianta, spesso al centro di polemiche politiche, basta vedere cosa sta accadendo in Italia per la versione ‘light’, da anni tiene impegnati storici e archeologi, che cercano di capire quando e come è stata usata, in agricoltura, non solo per ricavarne cibo, tessuti e corde ma, in particolare, per sapere quando è iniziato il suo uso come sostanza psicoattiva. Ora, finalmente, un gruppo di ricercatori tedeschi e cinesi, guidati da Nicole Boivin, del Max Planck Institute per la scienza della storia umana di Jena, è riuscito a fare chiarezza stabilendo una data.  Già in passato, in antiche tombe cinesi risalenti a circa siemila anni fa, sono state trovate tracce di canapa: secondo gli archeologi, i decori su alcuni vasi di terracotta furono effettuati premendo delle corde di canapa sull’argilla fresca. Altre importanti informazioni sull’importanza della canapa in Cina, sono poi arrivate da sepolture più recenti scoperte negli anni ’70 e risalenti al mille avanti cristo: gli abitanti dell’antica Cina avevano imparato a tessere e filare la canapa, affrancandosi dalla dipendenza di pelli animali, ricavando vestiti e calzature, questo anche grazie all’aver imparato a riconoscere che le piante maschili producevano una fibra migliore, mentre le femmine producevano semi alimentari.Si è infatti scoperto che le prime comunità neolitiche di coltivatori che stanziavano sul Fiume Giallo e sul Wei, erano soliti seminare cannabis, insieme a miglio, grano, fagioli e riso. A testimonianza di ciò, c’è anche uno dei primi trattati su l’agricoltura cinese, risalente a circa 2500 anni fa, che nomina la canapa come la più grande e antica coltura tradizionale dell’antica Cina.

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Pubblicato il: 13 Giugno 2019

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