Buongiorno di Mattia Feltri – Un santo a cui votarsi





 Nella competizione delle nuove proposte, l’altra sera, un ragazzo nero (italiano, del tutto italiano) è finito ultimo e mia figlia indignata ha urlato: «Ma allora sono razzisti!». E io ho pensato che questa cosa ci sta sfuggendo di mano, ci sta facendo perdere la testa, ho detto: «Se è arrivato ultimo è perché non è piaciuta la canzone» e ho sperato che l’altro ragazzo nero (italiano, del tutto italiano) finisse primo perché non ne potevo più. Soltanto non ne potevo più. E poi l’altro ragazzo nero è arrivato primo e mia figlia ha sorriso e ho capito che forse potevano arrivare due o tre ore di pace sul divano.  Qualche ora senza ringhiare coi padri e coi figli, a darsi degli xenofobi o degli incoscienti, sulle stesse note delle piazze di Macerata, sbronzi di sé, di questo cieco amore di sé.

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Pubblicato il: 13 Febbraio 2018

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