Buongiorno di Mattia Feltri – Quella faccia che era





C’era qualcosa che mancava. In tutte le ricostruzioni sul sequestro e l’omicidio di Aldo Moro e la strage della scorta, commosse, dettagliate, traboccanti misteriose coincidenze, il ruolo dei servizi segreti, dell’Urss e degli Usa, di Giulio Andreotti ed Enrico Berlinguer, gli eterni processi e poi gli assassini in tv e l’imperitura lezione dell’assassinato, l’infinito male eccetera. Un’eco dall’Iperuranio.  Mancava qualcosa ed è stato chiaro quando su La Stampa di ieri si è ricordata una canzone di Giorgio Gaber, la celeberrima Destra-Sinistra, e a me ne è venuta in mente un’altra, Io se fossi Dio, scritta subito dopo la morte di Moro. Una canzone di 14 minuti, spietata, rabbiosa, respingente, genuina e cattiva, bellissima nella sua spontanea ferocia, che è una forma di onestà

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Pubblicato il: 19 Marzo 2018

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