
Tutti presi dall’interpretazione critica delle conversazioni telefoniche fra padre Renzi e figlio Renzi (per Spirito Santo Renzi bisogna aspettare un po’, hanno detto Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu), dalla rincorsa alle dichiarazioni di nonna Renzi, l’unica che davvero sappia quanto siano testoni figliolo e nipotino, dalle telecamere accese e puntate dritte in faccia a Tiziano, il quale poi perde la pazienza, forse in fedeltà alla lingua italiana, secondo cui le interviste si concedono, verbo che presuppone cortesia e non obbligo, ecco, presi da tutto questo, ci siamo dimenticati di ricostruire qualche passaggio. Ed è forse utile per aggiornare i fondamenti del dibattito pubblico, sempre più precostituzionali, creativi e soprattutto sbrigativi: naturalmente al servizio della verità. E allora conviene ricostruire tutto daccapo.
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