Il produttore spagnolo di tablet, smartphone e tanti altri prodotti “makers style” ha un obiettivo chiaro: restituire all’Europa le conoscenze che ha dimenticato a causa dello spostamento in massa della produzione in Cina BQ è un’azienda ancora poco conosciuta in Italia, ma in Spagna è una realtà ben consolidata. È partita come distributore di smartphone cinesi rimarchiati, ma ha fatto molta strada da allora arrivando a rappresentare circa il 10% del mercato locale con i suoi dispositivi Android. Al giorno d’oggi impiega ben 1300 persone, per lo più addette alla ricerca e allo sviluppo, un caso strano in Europa del quale abbiamo parlato con due dei fondatori: l’attuale CTO Ravín Dahalani e Rodrigo del Prado, vice CEO. Entrambi sono molto fieri della missione che la società si è data: fornire prodotti che siano una valida alternativa a quelli delle grandi società e svilupparli in casa,rilasciando la tecnologia al mondo dell’open source. Secondo Rodrigo del Prado, la cosa è nata qualche anno fa, poco dopo che BQ ha iniziato a distribuire in Spagna degli smartphone con il proprio marchio.
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