BELL’ANIMA





Non c’è colore che possa rappresentarla o descriverla nel modo che desideriamo. L’anima è bella solo se siamo capaci di mostrarla libera dalle contaminazioni del nostro vivere, pura e semplice come gli occhi innocenti di un bambino che osservano, stupiti, le meraviglie di un improbabile orizzonte.Le insidiedella vita alterano il percorso che abbiamo tracciato con i sogni e le fantasie dell’infanzia. Deviazioni subdole e pericolose che a volte ci conducono in un punto senza ritorno, come una macchia nera nel mare che si propaga fino a farci allontanare dalla riva. Le teorie sulla cattività in rapporto all’ambiente circostante si sono sviluppate a iosa negli ambiti scientifici, nei salotti letterari e persino nel mondo delle canzonette. “Perché l’uomo in gruppo è più cattivo, quando è solo ha più paura”, cantava Mia Martini nella bellissima e struggente “Gli uomini non cambiano”, a sottolineare che non si è mai buoni (o cattivi) fino in fondo.La brutalitàspesso germoglia negli incontri sbagliati, nell’indifferenza, nella distonia e disarmonia relazionale. Tutto decresce e fa seppellire quell’anima bella e gentile che si aveva al primo approccio con la vita.Ed è difficile, arduo, improbo tirarla fuori quando mancano le carezze, l’amore paziente e generoso, la predisposizione alla comprensione e all’ascolto.

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Pubblicato il: 11 Febbraio 2017

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