Bambini strappati alle famiglie al confine USA-Messico: la condanna della SIPPS





La SIPPS non può rimanere indifferente di fronte al grido di dolore di bambini separati dai genitori appena varcato il confine e considerati erroneamente minori migranti non accompagnati, come sta avvenendo nella zona tra il Messico e gli Stati Uniti”. E’ quanto ha dichiarato Leo Venturelli, membro del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) e Garante cittadino dell’Infanzia e dell’Adolescenza. La nostra Società scientifica si allinea alle dichiarazione della presidente dell’American Accademy of Pediatrics, Coleen Kraft, che accusa l’amministrazione Trump di “violenza su minori”. In più da parte nostra richiamiamo l’attenzione su un fondamentale diritto del bambino a non essere separato dai suoi genitori citato espressamente dalla Convenzione dei Diritti dell’Infanzia del 1989, all’articolo 9, convenzione cui l’Italia ha aderito fin dal 1991” – ha proseguito Venturelli. Concordiamo con l’AAP che la separazione di questi bambini, già traumatizzati dalla situazione della migrazione della famiglia, produce in loro uno “stress tossico che inibisce lo sviluppo del cervello, blocca l’architettura cerebrale e impedisce di sviluppare linguaggio, socializzazione e legami emotivi” – ha aggiunto Giuseppe Di Mauro, Presidente SIPPS.

Per leggere il resto dell’articolo devi collegarti direttamente sul sito della fonte:









Continua

Pubblicato il: 24 Giugno 2018

Potrebbero interessarti anche»