Arriva in Italia Qwant, il motore di ricerca europeo che rispetta la privacy





Nel mondo delle informazioni digitali siamo abituati a ottenere comodi servizi da startup e multinazionali fornendo loro in cambio informazioni sul nostro conto — che si tratti della nostra posizione GPS quando carichiamo un selfie su un social network, o della cronologia di ciò che abbiamo cercato dal cellulare o dalla barra degli indirizzi del browser sul computer. A rompere questo schema ci stanno provando i francesi di Qwant , un motore di ricerca di nascita relativamente recente che ha appena fatto ufficialmente il suo ingresso in Italia. Il punto di forza di Qwant — ha spiegato nel corso dell’evento di lancio il country manager Fabiano Lazzarini — è la tutela della privacy di chi lo utilizza, ovvero “rispettare la vita privata delle persone e garantire la riservatezza ad aziende e istituzioni, perché in un mondo dove i dati sono il nuovo petrolio è necessario proteggere le proprie risorse naturali e non lasciarle in balia di chi volesse servirsene”. Il riferimento è al colosso per eccellenza in questo ambito, Google, fondato su un modello operativo nettamente contrapposto a quello dell’alternativa francese.

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Pubblicato il: 11 Ottobre 2017

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