Anticoagulanti Orali e ridotto rischio di demenza e ictus in pazienti con fibrillazione atriale





La terapia anticoagulante orale ( TAO ) è indicata nei pazienti con fibrillazione atriale se il rischio tromboembolico, valutato mediante lo score CHA2DS2-Vasc   è superiore a 1. Per esplorare l’eventualità che la Terapia Anticoagulante Orale possa esercitare un effetto protettivo sugli eventi cerebrovascolari anche nei soggetti a basso rischio (CHA2DS2-Vasc ≤ 1), è stata condotta una indagine retrospettiva utilizzando il National Patient Register , un database che comprende dati clinici provenienti dalle strutture ospedaliere e ambulatoriali ( non dalla medicina generale ) riguardanti l’intera popolazione svedese. Sono stati individuati oltre 450.000 soggetti con diagnosi di fibrillazione atriale tra il 2006 e i 2014 di cui 91.254 esenti da demenza, ictus ischemico, emorragia intracranica o TIA e con punteggio CHA2DS2-Vasc ≤ 1 (non considerando il punto attribuito al sesso femminile).

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Pubblicato il: 18 Luglio 2019

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