Anche l’Italia aderisce alla rete internazionale OPEN, Obesity Policy Engagement Network





Il 18 maggio scorso, si è celebrata la decima edizione della giornata europea dell’obesità, promossa dall’Associazione europea per lo studio dell’obesità, Easo, per sensibilizzare istituzioni, mondo scientifico e società civile ad affrontare quella che l’Organizzazione mondiale della sanità ha definito vera e propria epidemia del secolo, con 650 milioni di obesi e 1,9 miliardi di persone in sovrappeso nel mondo. In Europa, secondo i dati del programma EpiCentro dell’Istituto superiore di sanità sarebbe in sovrappeso oltre il 50 per cento della popolazione adulta e obesa più del 20 per cento. Non migliori i dati che riguardano l’Italia, in cui, secondo la prima edizione dell’Italian Obesity Barometer Report, realizzata in collaborazione con Istat, il 46 per cento degli adulti, ovvero oltre 23 milioni di persone, e il 24,2 per cento tra bambini e adolescenti, vale a dire 1 milione e 700mila giovani, è in eccesso di peso. In occasione di questa giornata, ha fatto il suo debutto in Italia Open-Obesity Policy Engagement Network, organizzazione promossa dalla Federazione mondiale World Obesity, da Easo, dalle associazioni americane Obesity Society e Obesity Action Coalition (OAC), con il contributo di Novo Nordisk. Già presente in 10 Paesi – Arabia Saudita, Australia, Canada, Emirati Arabi, Brasile, Germania, Gran Bretagna, Israele, Spagna, Stati Uniti – OPEN si propone di facilitare la messa a punto di progetti e programmi volti ad affrontare questa malattia e il suo carico per la società” – ha spiegato il coordinatore di Open Italia, Andrea Lenzi, Presidente della Fondazione Italiana per la ricerca in endocrinologia e del Comitato di Biosicurezza della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

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Pubblicato il: 7 Giugno 2019

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