
La tecnica di rappresentazione utilizzata per “San Girolamo e il donatore Girolamo Amadi”, di Piero della Francesca, è differente da quella del Dittico. La prospettiva, infatti, non è a “volo d’uccello” ma panoramica. Piero della Francesca riproduce un settore della Val Marecchia che va dal Monte Ceti a Montebello. La peculiarità di questo paesaggio è il dettaglio utilizzato per rappresentare l’uso del suolo, marcato con toni e tessiture differenti: scure-granulari per i boschi e chiare maculate per la roccia affiorante. Questi dettagli permettono il riconoscimento di alcuni limiti geologici che anche oggi sono evidenziati dalla variegata vegetazione
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