434 anni fa entrò in vigore il calendario gregoriano





Nell’ottobre del 1582, con la bolla Inter gravissimas promulgata da papa Gregorio XIII, si cominciò a utilizzare un nuovo calendario, chiamato appunto “gregoriano”, che ancora oggi è quello in vigore nella maggior parte del mondo occidentale. L’obiettivo del calendario era rimettere ordine nella scansione e nel calcolo del tempo, adottando un sistema più preciso rispetto al calendario giuliano che era stato usato fino ad allora. Il 5 ottobre di 434 anni fa, secondo il calendario giuliano, divenne improvvisamente il 15 ottobre: il 1582 durò quindi una decina di giorni in meno, salto necessario per riallineare il calcolo dei giorni del calendario con l’anno solare. Da allora, il calendario gregoriano suddivide l’anno in 12 mesi con durate diverse, da 28 a 31 giorni, per un totale di 365 giorni e di 366 nel caso degli anni bisestili.Prima del calendario gregoriano Il calendario giuliano aveva stabilito che fossero contati come bisestili gli anni la cui numerazione è un multiplo di 4 per assecondare meglio la durata dell’anno solare (il tempo che la Terra impiega per compiere un giro intorno al Sole): quindi un anno di 366 giorni ogni tre da 365, per un anno medio che dura 365 giorni e 6 ore. Il problema è che questa durata media non corrispondeva con esattezza a quella dell’anno solare medio: basandosi sulle osservazioni astronomiche si era infatti scoperto che questo dura 11 minuti e 14 secondi in meno rispetto a quello medio del calendario giuliano

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Pubblicato il: 5 Ottobre 2016

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