Che cos’è il diritto di ritenzione?





Le controversie tra creditore e debitore sono piuttosto diffuse in numerosi ambiti. Non di rado, chi ha diritto a riscuotere il proprio credito incontra difficoltà di varia natura soprattutto per la reticenza o l’impossibilità del debitore di corrispondere quanto dovuto nei modi e nei tempi concordati. In casi del genere, si può esercitare quello che in gergo tecnico viene definito “diritto di ritenzione“. Il diritto di ritenzione nel Codice Civile Si tratta di un privilegio regolamentato dal comma 3 dell’articolo 2756 del Codice Civile: “Il creditore può ritenere la cosa soggetta al privilegio finché non è soddisfatto del suo credito e può anche venderla secondo le norme stabilite per la vendita del pegno“. In altre parole, il creditore ha il diritto di ‘ritenere’ (ossia ‘trattenere’) a se una cosa che dovrebbe restituire al legittimo proprietario della stessa finché quest’ultimo non adempia ai propri obblighi (ovvero il saldo del debito, in qualunque forma sia previsto dall’accordo tra le parti).

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Pubblicato il: 12 Marzo 2019

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